giovedì 28 febbraio 2008

La Grande Muraglia e la geniale trovata del Sindaco di Piraino.












Il Sindaco di Piraino è in possesso di un gusto estetico davvero superiore e, come Cetto Laqualunque, riesce a cogliere bellezza e poesia nel “calore del cemento armato” che sta via via sostituendo “il freddo humus naturale”. La sua intenzione di far diventare quei muri di sostegno in cemento armato una delle più potenti attrattive turistiche del paese è geniale e merita considerazione. Insomma: “Più muri per tutti”. Ci permettiamo un altro piccolo suggerimento per accrescerne il valore d’uso: quei muraglioni diventino pure attrattiva per il turismo didattico-scientifico. Vale a dire oggetto di studio per mostrare come i comuni siciliani riescano ad ottenere e spendere milioni di euro per questo genere di “attrattive turistiche” e li fanno così mancare alla realizzazione di opere indispensabili come il ripristino della viabilità a Capo Skyno.

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la Grande muraglia di Piraino

12 miliardi delle vecchie lire fanno gola a molti. Sapevamo che non sarebbe stato facile bloccare un fiume d’interessi come questo.
È da 6 anni che Legambiente Nebrodi, insieme a Legambiente Sicilia, Legambiente Nazione, la CGIL, il Partito della Rifondazione Comunista e l’osservatorio ambiente e legalità sulle ecomafie hanno iniziato una forte battaglia.
Una vertenza giunta a livello nazionale con interrogazioni parlamentari e articoli di stampa che raccontano la pubblica inutilità di un'opera.
La dimostrazione dell'inutilità di un'opera così faraonica è stata messa nero su bianco da due docenti universitari (Alberto Ziaparo e Fabrizio Nigro) che per Legambiente hanno analizzato e letteralmente smontato il progetto di Consolidamento del Centro Storico di Piraino, ribattezzato da Legambiente la GRANDE MURAGLIA.
Un termine che non piace al Sindaco Campisi, erede del progetto, ma primo responsabile in quanto aveva affermato che il progetto non sarebbe andato avanti se non fosse stato possibile realizzare una strada.
Ebbene il progetto, dopo due gare d’appalto bloccate, sta andando avanti…..ma senza la possibilità che possa essere fatta una strada. Lo scriveva Legambiente, lo scrive l’Assessorato, lo scrive il consulente del progetto e lo scrive e lo ribadiscono i progettisti. Tutto rigorosamente documentato.

Ai cittadini di Piraino resteranno le belle parole, le promesse del Sindaco Campisi e un paese sfregiato e devastato come quello che già è possibile vedere dalle prime foto. Tonnellate di cemento armato, che verranno abbelliti da 8.000 euro (tanto è l’importo per attenuare l’impatto ambientale) di “piantine d’appartamento” che con un’ardua impresa cercheranno di nascondere alla vista dei turisti della Costa Saracena e cittadini ancora capaci d’indignarsi.
Nelle foto che pubblichiamo vi è la prima di sei file di muraglioni ammirabili dalla guardiola, dalla torre saracena, da Gliaca e dalle Isole Eolie.
Un monumento all’inutilità pubblica di progetti nati nell’ era tangentopoli e oggi, dopo oltre dieci anni, riproposti e infiocchettati da parole come “vie di fuga per Piraino”, “rischio frane”, “circonvallazione” e cose del genere.
In un incontro all’assessorato in cui ha partecipato la Regione, Legambiente e il Comune di Piraino, Legambiente si era dichiarata disponibile a non far perdere il finanziamento a condizione che il progetto venisse modificato (muri più bassi solo dove servono, ingegneria naturalistica e rimboschimento dell’intero versante con sentieristica e recupero del paesaggio).
La regione d’accordo ha imposto al Comune le modifiche proposte da legambiente; ma, il sindaco, facendo da tramite tra progettisti e Regione, ha scritto che non è tecnicamente possibile modificare il progetto (i nostri tecnici sono di parere differente).
Abbiamo perfino elevato il livello di sfida chiedendo un confronto tra i nostri tecnici e i progettisti. Un confronto non c’è mai stato.
A Febbraio, non è dato sapere per intercessione di chi o di quale entità o guru dei palazzi, con un colpo di mano il progetto è stato approvato dalla Regione.
Questa ha imposto, ove è possibile, di modificare in corso d’opera il progetto per diminuire l’impatto.
In concreto il progetto rimane uguale.
E la macchina dell’appalto riparte per la terza volta, il progetto viene appaltato e dopo una serie di ricorsi tra Ditte se lo aggiudica una ditta di Favara, in provincia di Agrigento: la GEO PERFORAZIONI SRL.
Legambiente rimane ferma sulle proprie convinzioni e denuncia lo scandalo dello sperpero di denaro pubblico per consolidamenti inutili, spinti da altre logiche, quando in altri comuni nebrodei le abitazioni rischiano veramente di essere spazzate via dalle frane (vedi Alcara, ecc) ma non trovano i soldi.
Intanto il ricorso di Legambiente è ancora pendente, ne attendiamo l'esito e ci opporremo fino all'ultimo grado di giudizio.
Nel frattempo sarebbe interessante conoscere l’opinione dei cittadini di Piraino.

L'ispirazione di Campisi: il video

Il Sindaco di Piraino, Giancarlo Campisi, ha annunciato la sua geniale idea: la Grande Muraglia di Piraino, resa famosa da Legambiente sarà l'occasione per rilancaire turisticamente il paese. Infatti l'Amministrazione comunale sta già approntando le cartoline per lanciare un piano di comunicazione per attrare i turisti utilizzando come attrativa i muri in pietra della grande muraglia fiore all'occhiello di Piraino. Legambiente ha individuato la fonte d'ispirazione del Sindaco di Piraino: il collega Sindaco Cetto Laqualunque...